Chiesa di Sant'Anna

La chiesa di Sant’Anna doveva essere già un rudere nel XVII secolo quando l’arcivescovo di Cagliari, Mons. De la Cabra, ne autorizzava al parroco, Juan Pablo Arca, la sua ricostruzione. La notizia riportata dallo Spano, viene confermata dal canonico Marcello. Per la sua costruzione vennero vendute, per duecento scudi, una tanca e una casa.

Non sappiamo con certezza se l’edificio sacro fu effettivamente edificato. La più antica menzione la ritroviamo sul Libro dei Lasciti Pii e su quello dei Defunti; nel primo fu annotato un lascito in favore della chiesa di Sant’Anna (primi anni del XVII sec.), mentre nel secondo si registrava la volontà di un testatore di farsi seppellire presso la chiesa di Ortecana (XVIII sec.). Questo riferimento, il gruppo scultoreo seicentesco di Sant’Anna con la Vergine, nonché le testimonianze fotografiche dei ruderi della chiesa, farebbero pensare ad una effettiva ricostruzione. Ignoriamo quando cadde in disuso e quando le fu dedicato un altare presso la chiesa di Sant’Andrea, attestato nel XVII secolo. L’attuale costruzione si deve agli sforzi del canonico Marcello e dei sacerdoti che si sono succeduti alla guida della parrocchia e di tutti i fedeli che si son prodigati con i propri averi o con servizi di manodopera. Si deve a don Luciano Pala il restauro dell’antica statua, come pure il completamento e l’abbellimento dell’intero edificio chiesastico, nonché la costruzione della struttura dove si svolge il pranzo comunitario.

In parrocchia si conserva un reliquiario con teca settecentesca in argento che contiene un frammento sacro, ex ossibus, della Santa e un documento di autenticità rilasciato dal protonotario apostolico dell’arcivescovo di Genova, Francesco Maria de Vecchi, il 24 maggio del 1760.

Il sigillo apposto sul documento presenta uno scudo impresso su ceralacca rossa diviso in due parti da una banda centrale (troncato); nella parte superiore presenta un aquila imperiale coronata, mentre in basso un cervo rivolto a sinistra. Secondo l’uso dell’araldica ecclesiastica lo scudo è adornato da un galero paonazzo (cappello ecclesiastico) da cui discendono 6 nappe rosse (fiocchi).