Chiesa del Rimedio

La chiesa della Vergine del Rimedio sorge ancora oggi nel centro storico del paese. Fu ricostruita dalle fondamenta alla fine del 1600. Essa, come dimostrano la stessa titolazione alla Vergine del Rimedio, la croce sulla porta laterale dell’edificio e un quadro della Trinità presente nella piccola sacrestia, apparteneva all’Ordine dei Trinitari, meglio detto della Santissima Trinità.

Quest’ordine religioso, fondato nel 1194 e approvato da Innocenzo III nel 1198, aveva come suo carisma principale la redenzione degli schiavi dalle catene dei musulmani e una proficua attività ospedaliera. Non sorprende il motivo per cui l’ordine scelse di porre una sua sede a Lodè, considerato infatti che i suoi abitanti e quelli dell’intera Baronia erano continuamente esposti alle scorrerie saracene. I padri trinitari veneravano come loro patrona la SS. Vergine del Rimedio, presente in questa chiesetta con una bella statua tardo-gotica dai lineamenti iberici. I trinitari lasciarono una forte impronta a Lodè; la chiesa infatti si configura come il sacrario della volontà “redentrice” e “anti- saracena” dell’ordine; si conservano negli altari laterali due antiche statue intitolate, una alla Vergine della Defensa - dagli attacchi dei saraceni - e l’altra alla Vergine del Riscatto - dalle catene dei saraceni - statua questa non più presente nella chiesetta e sostituita da un nuovo simulacro; ciò fa di quest’edificio un unicum in tutta la Sardegna.

Nel tempio sono presenti diverse altre statue tra cui quella della Madonna della Salute o dell’Addolorata. La Vergine Addolorata completamente vestita di nero è la co-protagonista della Settimana Santa. Un prezioso abito dei primi decenni del XX secolo accentua il suo sguardo triste mentre accompagna il figlio morto per le vie del paese.

La Vergine della Salute il giorno di Pasqua presenta un abito bianco ricamato, di bottega sarda, su modello degli abiti di corte, donato nel 1915. Vestita da regina e con la corona sul capo va incontro al Signore risorto.

Sempre in questa chiesa è conservata la statua di Sant’Elena. Si tratta di una scultura di scuola italiana del secondo decennio del XX secolo.

Infine, dentro la piccola sacrestia è conservato un antichissimo quadro raffigurante la Santissima Trinità. Si tratta della rappresentazione tipica di Dio Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, quest’ultimo in volo sotto forma di colomba.

Tra la fine del XIX secolo e gli inizi di quello seguente il tetto dell’edificio andò in rovina, minacciando di far crollare l’intera struttura. Nel 1922 si diede inizio alla ristrutturazione e il 22 aprile del 1934 si celebrò la prima messa nella chiesa ristrutturata.